Si intitola “Studi preliminari alla realizzazione del Piano” ed è l’azione del progetto Ripreso finalizzata a chiarire le basi pedologiche e fisiologiche della variabilità intra-parcellare dei vigneti dei Colli Piacentini che punta ad accrescere la consapevolezza dei viticoltori rispetto al tema della reale eterogeneità dei vigneti ancor prima di approfondire il tema delle applicazioni a rateo variabile degli input.
Secondo un approccio multidisciplinare capace di combinare elementi di pedologia, viticoltura, sensoristica e geomatica, le indagini sono state condotte nel corso della prima annualità del progetto presso 4 vigneti dimostrativi siti in Val Nure presso l’Azienda Agricola Baraccone, in Val Tidone presso la Cantina Tenuta Villa Tavernago e in Val d’Arda presso l’Azienda Vitivinicola Villarosa.
La variabilità vegetativa è stata descritta con tecniche di proximal sensing in due momenti della stagione ovvero in prossimità dell’invaiatura e durante la stasi vegetativa. Il rilievo è stato realizzato con l’ausilio del sensore di prossimità Mecs-Vine® che consente di caratterizzare con altissima risoluzione spaziale la vigoria della chioma espressa mediante l’indice Canopy Index. Successivamente, il Canopy Index è stato ripartito in tre raggruppamenti, meglio noti come “classi di vigore”.
I risultati preliminari permettono di rilevare come i valori di Canopy Index rilevati nei diversi vigneti presentassero un intervallo di variazione riconducibile a una condizione di variabilità medio-elevata tale da giustificare il ricorso alla viticoltura di precisione. Nel dettaglio, a fronte di valori massimi sostanzialmente equivalenti riscontrati nei vigneti di Merlot, Barbera e Malvasia di Candia aromatica, i valori minimi registrati all’invaiatura erano assai differenziati tra i contesti pedologici indagati. Le mappe di vigore rilevate durante la stasi vegetativa hanno identificato un pattern di variazione molto simile rispetto al rilievo estivo delineando interessanti applicazioni di proximal sensing anche nel periodo successivo alla caduta delle foglie. Dal punto di vista agronomico, i parametri associati alla maggiore variabilità sono risultati essere: produzione e peso medio del grappolo, peso del legno di potatura, acido malico e antociani totali delle uve alla vendemmia. Al contrario, i parametri tradizionalmente considerati per la valutazione del grado di maturazione dell’uva in vigneto come i solidi solubili totali, hanno mostrato il minor grado di variabilità pur evidenziando differenze significative tra le classi di vigore.
I risultati dell’indagine pedologica sono in fase di elaborazione.